Scuola Infanzia Adolescenza & Genitorialità

coppia-genitorialità-sostegno-terapia psicologo-verona psicologo verona Dott. Giorgio Dal Maso Psicologo e Psicoterapeuta a Verona

Scuola Infanzia Adolescenza & Genitorialità

rappresentano momenti del ciclo di vita, sia in termini evolutivi del singolo che del sistema famiglia, interdipendenti tra di loro. Le modalità con cui i genitori svolgono il loro ruolo può influenzare lo sviluppo psico-fisico del figlio e, con tutta probabilità lo stesso figlio, con le sue peculiari caratteristiche, ha la capacità di modellare il comportamento ed il vissuto dei genitori rispetto alla loro funzione genitoriale.

Come molti genitori sanno ed hanno vissuto in prima persona, l’arrivo di un figlio cambia in modo sostanziale il modo di vivere, le abitudini e anche, perchè no, le priorità. In modalità ed intesità diversa, un primo cambiamento di questo tipo lo abbiamo vissuto, molto probabilmente, quando abbiamo deciso di condividere la nostra vita insieme al nostro partner. Ci stiamo dicendo che quando una persona entra a far parte della nostra vita, si innescano dei movimenti tali per cui ci modifichiamo. Il diventare mariti, mogli e genitori prevede l’assunzione di un ruolo che implica pertanto la maturazione e l’adattamento rispetto ai cambiamenti della sfera personale e di coppia.

Chiunque di noi sia genitore sa che si possono incontrare delle situazioni che, se non affrontate e superate, rischiano di rendere difficile e ostacolare il  processo evolutivo dell’individuo, della coppia e della famiglia.

L’infanzia è una prima fase del ciclo di vita, in cui il bimbo affronta numerosi cambiamenti necessari allo sviluppo cognitivo, affettivo e comportamentale. La scuola, le nuove relazioni con i coetanei, l’apprendimento di regole sociali, il proprio corpo che cambia, sono alcune delle sfide importanti che il bambino deve affrontare. Le difficoltà nel processo di adattamento ai cambiamenti comporta l’insorgere, il più delle volte in modo temporaneo, di disagi emotivi e psicologici, che vengono espressi, non tanto attraverso le parole, quanto con comportamenti, sintomi fisici e reazioni emotive.

La scuola è di fatto il secondo luogo più frequentato dal bambino e ha quindi un ruolo estremamente importante a livello educativo, seconda solo alla famiglia. E’ evidente quindi che il lavoro svolto dagli insegnanti è fondamentale, non solo a livello didattico-formativo, soprattutto a livello relazionale-emotivo. Tanto maggiore è la collaborazione tra i genitori e le maestre, tanto più sarà realizzabile l’obiettivo comune: ossia il benessere psichico, fisico ed emotivo del bimbo. Esistono bambini che vivono la dimensione scolastica in modo ansiogeno, persecutorio, anche se si presentano condizioni favorevoli, in termini di gruppo classe ed insegnante. Bambini che non imparano come gli altri in quanto presentano una difficoltà legata all’ apprendimento, che li fa sentire “diversi” rispetto alla restante parte dei loro compagni. In entrambi questi casi appare evidente ed importante indagare le ragioni di questo malessere e difficoltà.

L’adolescenza è un momento nella vita di ognuno di noi, in cui si hanno notevoli cambiamenti sul versante fisico, psicologico e sociale. Un periodo nel quale l’etichetta di bambino ci va stretta e non la sentiamo nostra, mentre quella di adulto è un vestito ancora troppo largo. L’equilibrio è precario e stiamo passando dall’infanzia all’età adulta. La persona, durante l’adolescenza, affronta molteplici compiti evolutivi che gli permettono di formarsi una nuova identità, sperimentare nuove forme di sentire e pensare. Nasce il desiderio di affermarsi come individualità ben distinta e separata dai genitori e dalla famiglia e il trovare una propria strada. Questo punto di vista potrebbe aiutarci a comprendere i movimenti di “ribellione”di questa fase evolutiva. Possiamo dirci, probabilmente, che queste spinte al distacco, non sono contro la famiglia, bensì di avvicinamento a se stessi.

Gli amici e i pari sono gruppi fondamentali nei quali l’adolescente si sente riconosciuto, appoggiato e compreso. E’ in questo scenario che si muovono le trame e le dinamiche adolescenziali, per arrivare a costruirsi un proprio sistema di riferimento, sentire quali siano i propri bisogni e desideri e trovare la propria strada per ottenere i propri obiettivi.